L’home staging è sicuramente uno degli strumenti più forti che oggi abbiamo a disposizione nel settore immobiliare. Utilità che riscontriamo sia per quanto riguarda la vendita sia per la locazione, residenziale ma anche turistica.
Per vendere o affittare prima e meglio, è sicuramente consigliato!
Perché? In cosa consiste? Lo scopriamo in questo nuovo articolo dedicato al mondo dell’home staging grazie alla collaborazione della mia consulente di fiducia Sara Pedroni, Architetto e Home Stager di professione.
Buona lettura!
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Mi presento e….qualche numero su di me e sull’home staging
Sono Sara Pedroni, sono una architetto e una consulente di immagine immobiliare. Penso che, in questo momento storico, in cui l’offerta di case è altissima, per emergere dalla forte concorrenza, occorra distinguersi, presentando bene gli immobili, con una una comunicazione efficace, per raggiungere il risultato che soddisfa il cliente: la vendita o l’affitto del suo immobile alle migliori condizioni di mercato e nel minor tempo possibile.
Per questo motivo consiglio l’home staging a chi voglia vendere o affittare la propria casa con i migliori risultati possibili.
Cosa è l’home staging? E’ uno strumento di comunicazione e marketing immobiliare. Consiste nell’allestire gli ambienti della casa che volete vendere o affittare in maniera ordinata, armoniosa e accattivante per attirare più clienti (realmente interessati) ad acquistarla.
Perché l’home staging è uno strumento di comunicazione e marketing immobiliare? Perché gli annunci immobiliari, preparati dal lavoro di un home stager, si distinguono per qualità estetica e lasciano percepire come l’agenzia cura gli immobili, attirano bei clienti e nuovi clienti. Sono perciò molto più efficaci di un annuncio standard, aiutano a comprendere meglio la casa e inducono il desiderio di acquisto. La casa che si mostra accogliente e pronta ad essere abitata, genera una maggiore propensione all’acquisto e una minore richiesta di ribasso.
Quali immobili possono essere oggetto di valorizzazione? Tutti. L’home staging, come dice la parola, si rivolge al settore residenziale, ma poiché si tratta di uno strumento di marketing visivo, si può applicare a qualsiasi immobile destinato al mercato, qualora necessiti di una valorizzazione. Come home stager, interveniamo sia su immobili vuoti che arredati, abitati e non abitati.
Come funziona un intervento di home staging?
SOPRALLUOGO. E’ un’occasione per raccogliere tutte le informazioni necessarie e fondamentali per redigere la proposta e l’offerta economica: informazioni reperibili sul campo, con l’aiuto di fotografie, ma anche ascoltando le aspettative, gli interessi, le esigenze del cliente. Il preventivo illustrerà, anche attraverso immagini, i dettagli dell’intervento e i punti significativi per impressionare il visitatore.
In questa fase l’home stager, meglio se supportato dal professionista dell’agenzia, valuterà anche il contesto in cui si trova e il relativo mercato per poter individuare al meglio il target di riferimento per l’immobile ed impostare una proposta coerente e mirata a profilare I più probabili interessati, compratori o locatari.
PROGETTAZIONE. Nello studio del caso, saranno presi in considerazione molti aspetti: l’analisi del contesto e delle caratteristiche dell’ immobile; la necessità di operazioni preparatorie di sgombero, decluttering, ripristino, riparazione, pulizia; la scelta dello stile, l’armonizzazione dei colori e l’ambientazione; la ricerca e la scelta degli articoli di arredamento e degli accessori decorativi; lo studio sulla sistemazione degli arredi (esistenti o nuovi da inserire); l’organizzazione della “messa in scena”.
ALLESTIMENTO E SERVIZIO FOTOGRAFICO. L’attività dell’home stager, sul campo, può comprendere anche il coordinamento di eventuali maestranze, quali l’elettricista, il coloritore, gli addetti al trasporto e al montaggio degli arredi e dei complementi, l’impresa di pulizie. Al termine di queste operazioni “preparatorie” si svolge la “messa in scena”, seguita dal servizio fotografico professionale (foto di insieme e dettagli emozionali) e dalla successiva consegna al cliente delle immagini fotografiche in formato digitale. Generalmente questa fase si svolge in 2-4 giorni, a seconda della complessità dell’intervento e del numero di stanze allestite.
Cosa succede ai complementi di arredo usati nell’allestimento delle varie stanze? Gli articoli, utilizzati per creare la scena per le fotografie, rimangono in loco, normalmente, per un periodo iniziale di 3 mesi, per consentire ai potenziali acquirenti o locatari di apprezzare l’immobile, immaginato attraverso le fotografie. Diversamente, il proprietario potrà acquistare il materiale utilizzato nell’allestimento per poter consegnare l’immobile, destinato alla locazione, completo degli arredi e dei complementi trovati durante la visita.
L’attività di Home Staging copre un grande ventaglio di competenze, spesso demandate ad altre figure professionali, sotto la regia dell’home stager.
Un lavoro di home staging, ad eccezione di una casa nuova e mai abitata, si articola in varie fasi, più semplici a farsi che a dirsi, ma che vediamo un attimo insieme. Le 6 fasi sono state chiamate le “6R” dell’home staging.
Prima R. Ridurre. Prima di poter partire con il progetto e l’allestimento, dunque, è necessario accompagnare il cliente proprietario nella faticosa, anche a livello emotivo, opera di scelta, di “riduzione” del contenuto delle varie stanze, aiutandolo a fare “#decluttering”, ad eliminare, almeno dalla vista, tutte quelle suppellettili, ricordi, quadri, che hanno riempito lo spazio un tempo abitato da persone diverse da quelle che adesso potrebbero diventare nuovi abitanti, nuovi proprietari. Ridurre è necessario perché, per far sì che una casa si mostri appetibile ai suoi potenziali acquirenti, occorre spersonalizzarla.
Seconda R. Riparare. Spesso, soprattutto in una casa arredata e non più abitata, ci troviamo davanti a piccoli ripristini da fare: stuccare un infisso in legno, riverniciare le ante di un armadio, sostituire lampadine bruciate, aggiustare una tapparella… Insomma, occorre riparare almeno i danni più evidenti.
Terza R. Rinfrescare. Una rinfrescata di bianco alle pareti può essere molto utile per dare subito una sensazione di nuovo, di fresco e di pulito. Non è sempre necessario rinnovare tutte le pareti completamente, ma può essere molto conveniente intervenire sui punti più critici (fori da stuccare, macchie…), con una semplice mano di pittura.
Quarta R. Ripulire. Se devi vendere la macchina, cosa fai? Come minimo la lavi. Compreresti mai qualcosa che appare sporco? Questo è un aspetto che spesso viene trascurato da chi desidera vendere la propria casa, ma invece è fondamentale.
Quinta R. Riarredare (E qui entra in scena il “regista”!). L’home stager sa vedere se la sistemazione degli arredi va modificata per mettere in luce alcuni elementi, per creare un focus nella stanza, per permettere di apprezzare meglio gli spazi e percepire una maggiore sensazione di benessere e confort. Spesso, in una casa abitata per molto tempo, si trova un esubero di arredi giustapposti che soffocano lo spazio. E ricordiamoci che, prima di riarredare, occorre ridurre!
Sesta R. Rivalutare. Questo è il momento che mi piace di più! Tirare fuori il potenziale “bello” da ogni spazio, da ogni arredo, da ogni accessorio, scegliere quali pezzi riutilizzare per la messa in scena della casa, armonizzare i colori, creare il set fotografico emozionale. Dare nuova vita, “valorizzare”. Dare un valore nuovo a quello che si ha. Mettere in luce. Tirare fuori il bello.
Impresa affascinante e straordinaria, questa: creare bellezza. Onere e onore anche di un bravo Home Stager! 😉
E i risultati concreti si vedono: immobili che abbiamo trattato sono stati ri-valutati e messi in vendita a una cifra più alta rispetto alla quotazione effettuata prima dell’home staging e sono stati venduti riducendo al minimo la trattativa e lo sconto richiesto.
per immagini e approfondimenti www.sarapedronihomestager.it